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Libri senza casa

Breve sintesi dei dati presentati da AIE a Più libri più liberi 2016 sulla correlazione fra diffusione di librerie e della lettura in Italia.

I dati presentati da AIE – La fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi che si è appena conclusa a Roma è stata l’occasione per AIE – Associazione Italiana Editori di offrire alcuni spunti di riflessione sull’andamento dell’editoria nazionale. Si tratta ormai di una consuetudine, grazie all’incessante lavoro svolto dal suo Ufficio Studi, autorevole sentinella di rilevazione dei trend di settore. Fra questi, l’interessante proposta di una correlazione fra diffusione delle librerie e della lettura in Italia…

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Comuni > 10mila abitanti privi di libreria

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Popolazione dei comuni > 10mila abitanti privi di libreria

Libri senza librerie – Si potrebbe dire che in Italia i libri non hanno una casa: l’8,6% dei comuni italiani superiori a 10mila abitanti è sprovvisto di una libreria, ovvero una percentuale di residenti del 21,1%. Dato a cui si sommano i comuni (e i relativi residenti) con una popolazione inferiore a 10mila abitanti, comunque privi di librerie.

Senza infrastrutture la lettura non si diffonde. Questa la tesi di AIE, suffragata da un ulteriore dato significativo: se la media nazionale di penetrazione della lettura è -9,1%, la percentuale si incrementa negativamente (e in modo consistente) nei paesi sotto i 10mila abitanti (-9,8% nei comuni fra 2mila e 10 abitanti, – 15,3% nei comuni sotto i 2mila abitanti). Ovvero in quella fascia in cui minore è la diffusione di librerie. All’opposto nelle aree metropolitane la percentuale è negativa solo per il 3,1% e nelle periferie urbane del 5,1%.

Un vero e proprio knowledge gap. La correlazione fra numero di librerie e diffusione della lettura sembra una tesi d’altri tempi, ammettiamolo. Nell’era di Amazon, degli e-book e dei reparti editoriali nei supermercati fa strano immaginare che il problema sia l’accesso delle persone al mercato editoriale. E infatti non è così: non si tratta di un problema di vendite, ma di promozione della lettura. Un ambito strategico per l’Italia, in cui le librerie fisiche sembrano rivendicare il loro storico ruolo di protagoniste.

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