DA AIE UNA ROSEA FOTOGRAFIA DEL SETTORE EDITORIALE 2021

È come la tradizionale foto di gruppo. L’Ufficio studi di AIE ci regala qualche numero per guardare con fiducia al futuro.

Lo scorso martedì 13 luglio AIE – Associazione Italiana Editori ha presentato l’analisi dell’andamento del settore nel primo semestre del 2021, elaborata dal suo Ufficio studi su dati NielsenIQ. Sono risultati molto buoni, persino incredibilmente buoni, tanto da portare la stessa AIE a intitolare la presentazione Un sogno, una realtà di mezza estate. Troppa enfasi? Vediamo.

VENDITE · Quanti libri si vendono?

Aumentano del 44% i libri venduti tramite canali trade (librerie online e fisiche, GDO). Considerando che il primo semestre del 2020 è stato contraddistinto dal lockdown, con conseguente chiusura delle librerie fisiche e annullamento delle fiere di settore, diciamo che il dato è sorprendente ma non sconvolgente. Più interessante il fatto che rispetto al primo semestre del 2019 le vendite siano aumentate del 31%.

In termini di fatturato le percentuali si abbassano di un paio di punti, il che significa che si è assistito ad un generalizzato calo dei prezzi di copertina (che ha raggiunto il prezzo medio di 14,68€). In estrema sintesi, rispetto agli ultimi due anni si vendono molti più libri ad un prezzo leggermente inferiore.

CANALI · Dove si comprano i libri?

In libreria, certo. La GDO continua il trend negativo fino a raggiungere un 5% in termini di quote di mercato. È un dato interessante: nonostante i supermercati siano stati sempre aperti e frequentati, la loro percentuale di vendite è in calo da tre anni. Le librerie fisiche si riprendono per un soffio lo scettro del comando con un 47,8% ma non riescono a tornare alla quota di mercato detenuta nel 2019 (57,7%). Le librerie online perdono un punto ma sono sempre lì, in attesa di capire se il significativo aumento degli acquisti registrato tra il 2019 e il 2020, sicuramente legato alle contingenze, rappresenti un episodio o abbia cambiato in maniera più solida il comportamento d’acquisto dei lettori.

GENERI · Quali libri si vendono di più?

Si vendono tutti. Ricardo Franco Levi, presidente di AIE, usa una metafora molto azzeccata: quando si alza la marea si sollevano tutte le barche. È proprio così. Al di là delle differenze tra i generi, il trend è largamente positivo per tutti i segmenti. E neanche tra i titoli si individuano differenze così nette, come dimostra il dato che i primi 50 titoli nella classifica di vendita rappresentano meno del 7% del totale dei libri venduti.

Stiamo leggendo un po’ di tutto, insomma. La classifica dei titoli è guidata da Sallusti e Palamara con Il sistema (Rizzoli), seguito da La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio (Mondadori). L’ultimo libro della saga dei Florio si posiziona al 5° posto, sebbene sia uscito solo a maggio e possegga dunque margini di crescita. La canzone di Achille (Marsilio, 2019) di Madeline Miller, in America portato al trionfo da TikTok (ne parleremo nel prossimo post), si posiziona settimo. Nella top ten anche le autobiografie di Giorgia Meloni (Rizzoli) e Barack Obama (Garzanti), appaiati in ottava e nona posizione.

CONCLUSIONI

Il settore sembra oggetto di un effetto elastico: dopo i tanti problemi legati alla pandemia, il settore riparte impennando. Contribuiscono alcune iniziative governative: 18App ha registrato un aumento della spesa di 75 milioni di euro in libri, che è un ottimo segno perché significa che i diciottenni spendono sempre più in libreria.
Sarebbe interessante anche capire quanto la nuova legge sull’editoria, con la riduzione al tetto massimo degli sconti, abbia influito nel determinare l’abbassamento dei costi di copertina e il calo di fatturato nel canale GDO. Ma questa è un’altra storia, per cui servirebbero altri dati e altri tempi…