Seleziona una pagina

EDITORIA

EDITORIA

FRANCESCHINI E IL FUTURO DELLA LEGGE SUL LIBRO

Mentre aspettiamo fiduciosi la sua approvazione, il neo Ministro propone nuove idee per la promozione del libro

Era da un po’ che ci chiedevamo che fine avesse fatto la nuova Legge sul Libro, dopo aver animato la nostra estate con quell’atavico dibattito sulla riduzione del tetto massimo per gli sconti sul prezzo di copertina (di cui abbiamo parlato in un post). Attraverso un video-intervento al XVI Forum Passaparola di Lecce, il “rinato” ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini ha espresso alcune dichiarazioni a riguardo. A partire dallo stato dell’arte. Il Ministro auspica che la legge veda presto la luce, superando le secche dell’approvazione in Senato. Sappiamo che la legge sta lì, dunque, dove l’avevamo lasciata a luglio di quest’anno in seguito alla larga maggioranza di voti ottenuti alla Camera. Poi Franceschini ha lanciato una nuova proposta, che intende portare avanti con l’attuale legislatura: l’istituzione di una legge che sostenga le opere di particolare rilevanza culturale, attraverso finanziamenti destinati a tutta la filiera. Esattamente come accade per le opere cinematografiche, dice lui.

Ci sono dei contorni curiosi nella vicenda dell’approvanda legge. La prima è una constatazione di larghissime intese: tutti si dicono a favore della sua approvazione. L’ex ministro Bonisoli (M5S) l’ha spinta molto, attivando anche un tavolo che riunisse tutti gli attori della filiera del libro per raggiungere un testo condiviso. L’attuale ministro Franceschini (PD) auspica una veloce approvazione per una legge che alla Camera non ha ricevuto voti contrari (sebbene Forza Italia e +Europa abbiano scelto l’astensione). Caso unico nella passata legislatura e rarissimo in generale. Probabilmente, se non fosse stato per un trimestre carico di distrazioni (le vacanze di agosto e un mirabolante cambio di governo), la proposta sarebbe già diventata legge. O no?

L’uscita di Franceschini su questa idea di finanziare la produzione e distribuzione di opere editoriali di particolare merito come si fa per i film, invece, ci sembra davvero una boutade. D’altra parte il Ministro doveva dare maggior appeal ad un intervento altrimenti fin troppo neutrale (limitarsi ad auspicare la veloce approvazione di una legge portata in aula da un governo definito disastroso poteva apparire un po’ contraddittorio). Intendiamoci: non è una cattiva proposta, anzi. Solo che prima di buttarsi avanti con nuove idee, sarà bene far funzionare bene quelle già in cantiere: la legge proposta da Flavia Piccoli Nardelli (PD, tra l’altro), prevede già importanti interventi rivolti alla promozione della lettura e alla tutela della filiera. Così importanti che Ricardo Franco Levi, presidente di AIE, ha fatto notare che sì, è molto bello che ci sia un approccio complessivo per affrontare l’emergenza lettura in Italia. Ma se non ci sono i fondi per metterlo in pratica rischia di diventare tutta una vuota promessa (si parla di 70 milioni di euro, ma la cifra non è dettagliata). Un’affermazione non contestata dalla stessa Nardelli, che auspica maggiori risorse per poter dare concretezza al testo di legge. Insomma: andiamo con ordine. Dopo l’approvazione della Legge, sarà necessario farla funzionare. E per quello non basteranno le boutade.

Share This

Cliccando su ACCETTO, ci permetti l'utilizzo dei cookie necessari al fuznionamento del sito. Questo sito utilizza Google Analytics a fini statistici, con anonimizzazione degli indirizzi IP. Se vuoi ottenere maggiori informazioni sul significato di quanto riportato, clicca QUI.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi