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EDITORIA

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INCUNABOLI DIGITALI
DA ANALOGICI MONASTERI

Online da pochi giorni il sito che racconta il progetto di digitalizzazione degli incunaboli custoditi da undici biblioteche monastiche italiane

Un sito per raccontare l’intimo rapporto che lega il libro alle realtà monastiche diffuse in Italia. È stato pubblicato una manciata di giorni fa Biblioteche Monastiche, luogo digitale che riunisce e descrive le caratteristiche e l’importanza di undici biblioteche monumentali annesse ad altrettanti monasteri, tra i più importanti in Italia. Il sito nasce nell’ambito del progetto di digitalizzazione degli incunaboli custoditi dalle biblioteche monastiche italiane coordinato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma insieme al Consortium of European Research Libraries e condotto grazie al sostegno economico della Fondazione Polonsky.

Il progetto ha preso avvio da Subiaco e non sarebbe potuto essere diversamente: il Monastero di Santa Scolastica custodisce la memoria storica sia dell’Ordine Benedettino che della stampa a caratteri mobili in Italia. Proprio per questo la fase iniziale del progetto si è concentrata sulla digitalizzazione e la catalogazione dei 206 incunaboli custoditi dalla biblioteca del Monastero sublacense. Altre dieci realtà monastiche, tutte di notevole prestigio, saranno protagoniste dell’iniziativa: l’Abbazia di Santa Giustina, l’Abbazia di Praglia, l’Abbazia di Montecassino, la Certosa di Trisulti, l’Abbazia di Farfa, l’Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, l’Abbazia di Casamari, la Badia di Cava dei Tirreni, l’Abbazia di Montevergine, l’Oratorio dei Gerolamini a Napoli.

A dispetto di come viene definito, nella sua declinazione online – almeno ad oggi – il progetto non dispone di un portale, bensì di un sito informativo collegato al blog del progetto di digitalizzazione. Due espressioni del tutto (e incomprensibilmente) autonome che immaginiamo saranno ricondotte ad unità, prima o poi. O almeno si spera, perché entrambe dispongono di contenuti di qualità, che meriterebbero di essere fruiti attraverso una sola, organica ed esaustiva sede digitale. Nell’attesa raccomandiamo comunque la visita di entrambi, per apprezzare l’idea progettuale e la sua prima fase realizzativa. Navigando il sito Biblioteche Monastiche avrete per lo più un assaggio della varietà e dell’importanza culturale delle realtà claustrali coinvolte nel progetto. Una panoramica da scoprire a prescindere dalla materia-libro: nella sua “raccolta” il sito mette insieme – tra gli altri – i più antichi monasteri benedettini del mondo (Subiaco e Montecassino) con straordinari esempi di realtà cistercensi (Casamari), certosine (Trisulti, almeno fino a qualche decennio fa), basiliane (Grottaferrata). Davvero un bello spaccato di storia monastica.
Per quanto riguarda invece il cuore progettuale, ovvero la digitalizzazione e lo studio dei libri, è nettamente più utile la visita al blog del Progetto Polonsky: grafica molto più spartana ma contenuti davvero ben fatti (seppure ancora pochi). I post sugli incunaboli sublacensi sono interessanti e accessibili anche a chi non si considera proprio un assiduo frequentatore di biblioteche quattrocentesche. Presso la sezione multimedia (un po’ nascosta nel menu in alto a destra) avrete inoltre accesso a video approfondimenti realizzati con grande attenzione verso forma e contenuto. Ne riportiamo uno anche qui, fiduciosi che sul sito possano aumentare di numero man mano che il progetto prosegue il suo corso.

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