Nielsen-AIE: andamento positivo per l’editoria italiana

AIE presenta a Francoforte i dati sull’editoria italiana per i primi otto mesi del 2016: fatturato in leggera crescita ma numero di copie vendute in flessione.

In sintesi, si vendono meno libri ma i lettori spendono di più. Questo si può leggere tra le righe del rapporto Nielsen commissionato da AIE e presentato durante la Buchmesse di Francoforte. Nei primi otto mesi del 2016 il fatturato dell’editoria italiana ha registrato un andamento positivo per lo 0,2% (nei canali trade escluso Amazon), mentre scende del 2,9% il numero di copie cartacee vendute (1,4 milioni di libri in meno). Buone notizie arrivano dai dati 2015 relativi al crescente peso dell’Italia nell’export dei diritti librari (+11,7%) e della produzione di titoli (+6,5% per i libri cartacei, +21% per gli ebook).

Questi risultati – afferma AIE – mostrano un settore intenzionato a mettersi alle spalle la crisi, ma anche un nuovo segnale della necessità di promuovere la lettura e rafforzare la platea di lettori nel nostro Paese. Necessità resa ancor più evidente se confrontiamo i dati relativi alla penetrazione della lettura per nazione: la percentuale del 42% raggiunta dall’Italia nel 2015 attesta uno scarto troppo grande nei confronti di Spagna (62,2%), Germania (68,7%), Francia (69%), Stati Uniti (73%), Canada (84%), Belgio (86%) e Norvegia (90%). Parafrasando Massimo D’Azeglio: fatta l’editoria italiana, ora occorre fare i lettori (italiani).