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EDITORIA

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NON È PIÙ TEMPO DI LIBRI

Pare proprio che alla fine siamo arrivati all’epilogo di Tempo di Libri. Nel 2019 AIE ritira la manifestazione, annunciando l’intenzione di programmare qualcosa di nuovo per il 2020…

L’annunciato epilogo è dunque arrivato: dopo due edizioni, mille ripensamenti e lunghi strascichi di polemiche, Tempo di Libri chiude i battenti. Tuttavia il presidente di AIE Ricardo Franco Levi ha dichiarato che entro febbraio 2019 annuncerà una nuova fiera milanese (che forse – ma molto forse – manterrà il vecchio nome) programmata per il 2020. Intendiamoci: non è che Milano resterebbe orfana di manifestazioni dedicate al libro, anzi (Bookcity, tanto per citarne una, è sempre foriera di ottimi risultati). Però intanto nel 2019 l’AIE abbandona un progetto in cui riponeva grandi aspettative, nato due anni fa dall’epico dibattito tra l’Associazione e il Salone del Libro di Torino.

Leggendo le dichiarazioni di Levi, rilasciate a margine della riunione dello scorso 12 dicembre, viene un po’ da sorridere. «(…) gli editori sono consapevoli che due fiere generaliste a poca distanza di tempo e luogo comportano costi difficilmente sostenibili». Dopo oltre due anni e infinite contrapposizioni (anche intestine), AIE ammette quello che molti addetti ai lavori sostenevano da – appunto – oltre due anni. Ovvero che difficilmente puoi pensare di realizzare un “Salone del Libro 2” un mese prima di Torino, ad un’ora da Torino, convincendoti che per il pubblico (e di conseguenza gli editori) questo rappresenti un’opportunità irrinunciabile. E infatti così non è stato. Pur con le sue più che dignitose 100mila presenze del 2018.

E adesso? Tutto alle spine? Assolutamente no. AIE vuole promuovere una nuova manifestazione milanese per febbraio 2020, raddrizzando un po’ il tiro. L’intenzione è quella di differenziarsi da Torino, Bologna, Roma e Napoli promuovendo una concezione fieristica del tutto nuova. L’obiettivo, afferma Levi, è quello di rivolgersi ad un pubblico di under 20 (che fa un po’ rima con Bologna, in realtà) proponendo una fiera che, pur essendo incentrata sul libro, «vuole allargarsi a mondi come il cinema, la musica, le serie tv, i fumetti, i videogiochi, gli audiolibri», rivolgendo particolare attenzione al mercato dei diritti. Insomma, sembra davvero esaurito il tempo di libri… Ma aspettiamo febbraio, per capire meglio il modo in cui AIE intenderà tradurre in concretezza le sue idee.

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