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LE NOSTRE OPERE

LE NOSTRE OPERE

AA. VV.

Artisti per il Giubileo della Misericordia

Ventitre artisti contemporanei interpretano il tema della misericordia in occasione dell’anno giubilare 2015-2016.

Pagine: 92
Dimensioni: 24×28
ISBN: 978-88-909657-6-0
Anno di pubblicazione: 2016
Editore: Scripta Manent Edizioni
Costo: euro 30,00

Per acquistare il volume

Email: tipografiamancini@gmail.com
Fax: 0774.411527
Tel.: 0774.411526

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Opere di: Carlo Busiri Vici, Pedro Cano, Sergio Capellini, Antonella Cappuccio, Angelo Casciello, Solveig Cogliani, Giuseppe Ducrot, Paolo Marazzi, Luigi Enzo Mattei, Laura Gabriella Micucci, Achille Pace, Luca Pace, Mimmo Paladino, Rodolfo Papa, Ezio Pollai, Alberto Ricci, Ugo Riva, Lucia Romualdi, Sandro Sanna, Laura Stocco, Tito, Domenico Antonio Tripodi, Sergio Unia

«Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono», è il corollario ricapitolativo del significato di ogni giubileo, che San Giovanni Paolo II ha lasciato come viatico all’umanità e che Francesco, nella bolla Misericordiae vultus di indizione del Giubileo della Misericordia (2015-2016), ha ripreso per ricordare: «La Chiesa è chiamata per prima ad essere testimone veritiera della misericordia, professandola e vivendola come il centro della rivelazione di Gesù Cristo».
Il tema della misericordia, tradotto in varie iconografie per diverse destinazioni liturgiche o devozionali, è stato prediletto in ogni tempo dagli artisti e dai loro committenti, laici ed ecclesiastici. Emblematicamente suggestive negli edifici liturgici sono le raffigurazioni della Deposizione del Cristo dalla croce, della parabola del Figliuol prodigo, delle Sette opere di misericordia, quindi delle numerose guarigioni di infermi e della Resurrezione di Lazzaro da parte del Cristo, e ancora della Madonna della misericordia, iconografia socialmente collettivistica, quest’ultima, identitaria di tante confraternite e particolarmente cara alla fede di intere popolazioni. A ben guardare, la stessa storia dei miracoli è la testimonianza ricorrente nei secoli della pietà, di cui Gesù e Maria sono i protagonisti, gli archetipi umani della misericordia divina, il Pater e la Mater misericordiae, seguiti dai santi che hanno ascoltato le richieste di grazie di chi ha fede, e ancor prima dal buon samaritano, che ha confortato il povero viandante.
La stessa apertura giubilare delle porte decorate da diversi artisti antichi e moderni delle basiliche romane da parte di papa Francesco è un atto evocativo della misericordia, perché la porta di una chiesa è la metafora dell’invito rassicurante a chi cerca la pace, dell’abbraccio affettuoso rivolto a chi varca coraggiosamente la soglia della realtà per ricevere e offrire il perdono.
Numerosi sono stati gli scultori di ogni epoca e contemporanei, che, ispirati da intensa commozione, tradotta in forme artistiche di grande bellezza, hanno visto nelle porte delle chiese l’allegoria del perdono e quindi della salvezza che non si può non offrire a tutti. Indimenticabile, in tal senso, è l’esortazione di San Giovanni Paolo II: «Non abbiate paura. Spalancate le porte a Cristo»; perché, a ben guardare, la vita è un pellegrinaggio che, illuminato dalla presenza del Salvatore, non si compie nel buio della noia o nell’affanno della solitudine.
Questo Album è un omaggio di artisti del nostro tempo all’idea che la pace e la giustizia non possono fare a meno della misericordia: questa, oltre ad essere un esemplare e dunque universale valore etico, possiede una sua forma perfetta di bellezza reale e metafisica.

Vitaliano Tiberia
Presidente della Pontificia Insigne Accademia
di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon

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