Seleziona una pagina

EDITORIA

EDITORIA

[addtoany]

Torino vs Milano, il verdetto

Di pochi giorni fa l’epilogo della disfida del libro: rispettate le previsioni e l’incontenibile voglia di farsi del male (tipicamente italiana).

Le due fiere – Alla fine tutto è andato come i presupposti indicavano: a nulla è valso il (tardivo?) tentativo di mediazione offerto dal Mibact. Al termine dell’ultimo incontro fra le parti, il responso resta quello che si era delineato nel corso dell’estate, ovvero due fiere dell’editoria programmate per aprile e maggio 2017. E già si intuisce che il clima sarà piuttosto lontano dalla pacifica collaborazione del modello MI.TO. proposto da Franceschini.

“Ce l’abbiamo messa veramente tutta per trovare un accordo in linea con quanto ci aveva chiesto il Ministro. Non ci siamo riusciti e non per colpa nostra. (…) Prendiamo atto della rottura del tavolo ma non siamo noi che abbiamo rotto, deve essere chiaro a tutti.”

Queste le parole di Federico Motta, presidente dell’AIE, dopo l’interruzione delle trattative che, tuttavia, sembra originata proprio dalle condizioni imposte da AIE sulla dislocazione a Milano di tutta la componente strettamente editoriale della fiera.

Il restyling di Torino – Massimo Bray, ex Ministro della Cultura (governo Monti) ha sciolto le riserve: sarà lui il Presidente della Fondazione per il Libro di Torino. Ma questa è una novità meno rilevante rispetto al nuovo assetto dell’ente che organizza lo storico Salone Internazionale del Libro. Probabilmente più sostanziale per il destino dell’evento è infatti l’entrata nel consiglio amministrativo di Mibact, Miur e Intesa Sanpaolo. Squadre sempre più definite, insomma: a Torino un peso significativo del settore pubblico e a Milano la volitiva industria editoriale, intenzionata a sviluppare una fiera simil-Francoforte. In mezzo una miriade di editori di varia natura e dimensione che dovranno scegliere se partecipare a una delle due fiere o a entrambe: nessuno dei due competitor sembra intenzionato a disporre veti o condizioni. E – a onor del vero – né Torino né Milano sembrano poterselo permettere.

Share This

Cliccando su ACCETTO, ci permetti l'utilizzo dei cookie necessari al fuznionamento del sito. Questo sito utilizza Google Analytics a fini statistici, con anonimizzazione degli indirizzi IP. Se vuoi ottenere maggiori informazioni sul significato di quanto riportato, clicca QUI.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi