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Nella fortezza il libro aperto di Firenze

Dal 17 al 19 febbraio Firenze Libro Aperto, l’ennesima fiera dell’editoria al centro-nord Italia

La novità – Dopo tanto parlare di Milano e Torino, ecco che spunta quasi a sorpresa Firenze Libro Aperto, la prima edizione di una fiera nazionale dell’editoria ambientata nella culla del Rinascimento. Insieme al collaudato BUK di Modena (18/19 febbraio), sarà dunque questo esperimento toscano, in programma dal 17 al 19 febbraio, ad aprire le danze delle fiere dell’editoria nazionali 2017, sottoponendo al pubblico una domanda-slogan ambiziosa: le parole non bastano più?

Il progetto – Se le parole bastino o meno non lo sappiamo dire. Ma consigliamo agli organizzatori di usarne qualcuna in più sul sito ufficiale: la descrizione del progetto sembra scritta da chi ha più motivazione commerciale che idee editoriali. Apprendiamo che il cuore strategico dell’iniziativa si colloca nell’adozione di un economico tariffario di accesso per gli espositori e nella scelta logistica che vedrà le grandi case editrici disposte in stand contigui a quelli delle piccole realtà. Gli eventi in programma (concorsi letterari per le scuole, incontri, concerti e tutto il resto) sembrano solo il corollario di queste scelte tecniche. Un palinsesto che pare privo di una direzione artistica/editoriale e dominato piuttosto da una certa vocazione pop: Paolo Crepet, Mauro Corona, Andrea De Carlo, Alessia Gazzola, Morgan, Dolcenera, Vinicio Capossela…

Firenze Libro Aperto è un progetto vero? – Nessuno si aspetta necessariamente una fiera del libro innovativa, ma se gli organizzatori parlano insistentemente di una fiera rivoluzionaria è lecito aspettarsi qualcosa di più di minori costi di partecipazione per le case editrici e di originali soluzioni logistiche. Anche la “trama culturale” (sic) motivata dalla perentoria affermazione “La verità è che nessuno crede più a niente.” (sic!) ci sembra piuttosto semplicistica e davvero poco adatta alla valorizzazione del libro e degli attori della filiera promessa dagli organizzatori.
In definitiva la speranza è che la formula commerciale alla base del progetto sia sufficiente a portare a casa il risultato in termini di presenze, qualità e soddisfazione dei partecipanti. Siamo esigenti, è vero, ma riteniamo che una delle principali capitali italiane della cultura non possa permettersi altro se non l’eccellenza…

PS: Suggerimento per il webmaster: già il sito è quello che è. Almeno togli la martellante marcetta de Il ponte sul fiume Kwai. Davvero. Non è divertente e scoraggerebbe anche un sordo dalla navigazione della pagina.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Da domani avrà inizio il Primo storico Festival del libro di Firenze Fortezza da Basso<br>Vi aspettiamo!<a href="https://t.co/W4WotmXyjC">https://t.co/W4WotmXyjC</a> <a href="https://t.co/TAkd228x5O">pic.twitter.com/TAkd228x5O</a></p>— Firenze Libro Aperto (@FiLibroAperto) <a href="https://twitter.com/FiLibroAperto/status/832264967437053954">16 febbraio 2017</a></blockquote><!-- [et_pb_line_break_holder] --><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
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