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MAROTTA&CAFIERO E NAVARRA: IL LIBRO CONTRO LE MAFIE

Scampia e Palermo accomunate da due case editrici che hanno fatto del libro uno strumento di resistenza civile

Ci sono due case editrici indipendenti in Italia che combattono le mafie dai luoghi in cui le mafie sono più radicate. O almeno nei luoghi che la cronaca ha nel tempo reso simbolo della criminalità organizzata: Scampia e Palermo. La lotta alla mafia in Italia si esprime in forme davvero molto varie: il lavoro delle forze dell’ordine è sempre più affiancato da innumerevoli iniziative promosse dall’associazionismo e dalla società civile, in un insistente tentativo di promuovere il risveglio delle coscienze e il senso di legalità. In questo contesto il lavoro di Marotta&Cafiero e Navarra Editore assume una rilevanza particolarmente significativa. Perché entrambe le case editrici non si prefiggono semplicemente lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma di proporre alternative e strumenti educativi per la crescita civile dei territori in cui operano. L’attività editoriale (e non solo editoriale) svolta a Scampia come a Palermo strizza l’occhio alle fasce d’età più giovani, quelle ancora in formazione, diffondendo un messaggio profondo: nessun territorio è senza speranza, nessuna comunità è destinata a restare eternamente ostaggio della cronaca nera.

Marotta&Cafiero è la storia di una rinascita continua. Tommaso Marotta dopo la laurea in filosofia entra nella casa editrice fondata e gestita dai genitori, la prestigiosa Alberto Marotta Editore, con sede a Posillipo. Una casa editrice con un pedigree importante, gente che pubblicava André Gide e annoverava Salvatore Quasimodo tra i propri collaboratori. Nel 1979, alla morte di Alberto, la casa editrice chiude e Tommaso decide di aprirne una nuova a suo nome: nasce la Tommaso Marotta Editore e con essa cambia l’impronta. Il passaggio di consegne tra un padre democristiano e un figlio comunista produce nella linea editoriale una netta virata verso l’impegno civile (Omaggio agli indios di Ernesto Cardenal, Voci migranti. Storie di esili ed esiliati AA.VV.). Nel 2000 entra in società la compagna di Tommaso, Anna Cafiero, e la casa editrice di Posillipo cambia ancora nome per diventare Marotta&Cafiero Editore. L’ultimo passaggio di consegne è quello più inaspettato: nel 2010 Tommaso ed Anna decidono di lasciare la casa editrice regalandola a Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo, due ragazzi poco più che ventenni con un’idea visionaria: fare libri a Scampia. Inizia una nuova vita per la Marotta&Cafiero, una ennesima esistenza in cui la casa editrice non è più (solo) narratrice di impegno civile ma ne diventa parte attiva. I due giovani raccontano come l’idea di aprire una casa editrice a Scampia sia nata in seguito all’accidentale assassinio del cugino di Rosario per mano della camorra. Una risposta concreta all’assenza di legalità, insomma. A Scampia sono necessarie risposte su strada, e mettere a disposizione dei giovani un’alternativa alla criminalità diventa un obiettivo che i due continuano a perseguire con convinzione. Non solo attraverso l’attività editoriale strettamente intesa, ma anche con attività collaterali: l’apertura della Scugnizzeria, libreria candidata ad essere il punto di riferimento culturale e “pulito” di Scampia, si muove nel medesimo spirito.

Qualche centinaio di chilometri più a sud, a Palermo, Ottavio Navarra fonda nel 2007 l’omonima casa editrice dopo l’esperienza di editoria giornalistica realizzata a Marsala. Anche in questo caso la casa editrice si caratterizza per la pubblicazione di libri di marcato impegno civile, senza trascurare un’assidua attività di scouting. Entrambe le linee guida trovano sintesi nella figura di Peppino Impastato, eletto a vero e proprio punto di riferimento ideologico della casa editrice, da cui deriva anche l’assidua collaborazione con l’omonima associazione culturale impegnata nella promozione delle voci di quelle persone (a volte ignote) che negli anni si sono spese per la promozione della legalità, della difesa dei diritti civili e della lotta alla mafia. Anche Navarra non si limita all’attività editoriale strettamente intesa. Nel 2011 si fa promotore della fiera dell’editoria indipendente Una marina di libri, ormai divenuta un classico nel palinsesto della promozione culturale palermitana. Assidua anche la loro attività nelle scuole, che ha trovato una recente, innovativa espressione nel progetto che vedrà la realizzazione di libri per l’infanzia incentrati sulle biografie dei grandi nomi opposti alla mafia. Un modo per avviare una riflessione sulla didattica dell’antimafia, nella convinzione che prima si pianta il seme della legalità e migliori saranno i frutti che la società potrà raccogliere in futuro. Il progetto prevede in una fase iniziale la pubblicazione di tre libri: Come ape e fiore. Sui passi di Danilo Dolci di Vincenzo Di Paola e Vanessa Leone (rivolto a ragazze e ragazzi dagli 8 ai 12 anni); Pio La Torre. Una vita contro la mafia e i poteri forti di Melania Federico (per ragazze e ragazzi dai 10 ai 12 anni); Il mio amico Peppino Impastato di Melania Federico e Adriana Saieva (per bambine e bambini dai 6 agli 8 anni). Attraverso un’operazione di crowdfunding è possibile permettere la pubblicazione dei testi e la donazione di copie alle scuole di Palermo: chi volesse contribuire può farlo attraverso la piattaforma Produzioni dal basso.

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